Guerra in Ucraina. L'incontro Putin-Zelensky è "possibile" se si raggiungeranno "accordi" tra i due Paesi

Sabato il Cremlino ha anche fatto sapere che la prosecuzione dei colloqui con Kiev sarà possibile solo dopo lo scambio di prigionieri.
Un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è "possibile" alla sola condizione che Mosca e Kiev abbiano raggiunto prima degli "accordi", ha indicato sabato il Cremlino, il giorno dopo i primi colloqui di pace diretti tra le due parti dal 2022.
Il Cremlino stabilisce le sue condizioni"Un incontro del genere, frutto del lavoro di entrambe le parti e della conclusione di accordi, è possibile. Ma solo a seguito di accordi tra le due parti", ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov.
Venerdì la delegazione ucraina ha proposto ai russi un vertice tra i due leader per trovare una soluzione al conflitto, e Mosca ha affermato di averne "preso atto". Un incontro del genere sarebbe il primo da quando la Russia ha attaccato il suo vicino ucraino nel febbraio 2022. Ma allo stato attuale, le posizioni di Mosca e Kiev rimangono inconciliabili.
Oltre alla non appartenenza di Kiev alla NATO, Vladimir Putin chiede instancabilmente la smilitarizzazione dell'Ucraina e la garanzia che la Russia manterrà i territori ucraini annessi nel 2022, oltre alla Crimea, occupata dal 2014.
Più in generale, il presidente russo chiede una revisione generale dell'architettura di sicurezza in Europa, considerando il riavvicinamento della NATO ai confini della Russia come una minaccia esistenziale per il suo Paese.
Un abisso tra le due partiL'Ucraina e i suoi alleati europei respingono fermamente queste affermazioni, affermando che l'esercito russo, che occupa ancora quasi il 20 percento del territorio ucraino, sta conducendo un conflitto di tipo imperialista nell'ex repubblica sovietica. Il presidente ucraino ha ripetutamente chiesto alle forze russe di abbandonare semplicemente il territorio ucraino.
I colloqui di venerdì a Istanbul, i primi sulla pace dalla primavera del 2022, non hanno portato a un cessate il fuoco, come richiesto da Kiev e dai suoi alleati , ma solo all'annuncio di un importante scambio di prigionieri, simbolo del divario che separa le posizioni delle due parti in questa fase.
Per quanto riguarda ulteriori colloqui diretti, Dmitry Peskov ha indicato sabato che saranno possibili solo una volta completato lo scambio di prigionieri. "Ciò che resta da fare è quanto concordato ieri dalle delegazioni. Si tratta ovviamente principalmente di uno scambio (di prigionieri, secondo il formato) 1.000 per 1.000", ha insistito, citando anche lo "scambio" di condizioni per entrambe le parti in vista di una tregua, che Mosca ha tuttavia respinto più volte nelle ultime settimane.
Le Progrès